Genoveffa di Brabante

12,50 €
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AA.VV. - 2004 - ISBN 88-86618-39-5 - SEB27

Aa. Vv. Genoveffa di Brabante Dalla tradizione popolare a Erik Satie a cura di Alfonso Cipolla Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare Edizioni SEB 27 Linea Teatrale - 6 Formato: 14x21 Pagine: 176 Anno: 2004 ISBN: 88-86618-39-5 Prezzo: €12,50 Interventi di: Diego Bragonzi Bignami, Bruno Cagnoli, Vincenzo Cerutti, Alfonso Cipolla, Mimmo Cuticchio, Enrico Maria Ferrando, Patrizia Florio, Pier Giuseppe Gillio, John McCormick, Ausilia Magaudda, Eugenio Monti Colla, Giovanni Moretti, Andrea Muglia, Attilio Piovano, Luciana Spina. La leggenda Genoveffa di Brabante fa la sua prima apparizione nella letteratura popolare nel secolo VIII. Una prima elaborazione della vicenda si deve al gesuita Cerisiers (1638), che attribuisce a Genoveffa il titolo di santa, inaugurando la fortuna del soggetto, di cui presto si approprierà il teatro. Dall’oratorio al dramma sacro, dal melodramma all’operetta, dal teatro di prosa alle marionette e burattini, alle canzoni popolari, alle veglie, alla lanterna magica, e poi ancora fino al cinema, la lacrimevole storia di Genoveffa di Brabante è un soggetto ricorrente e sottolinea quella complessa rete di rapporti e di scambi che trama il sistema teatrale nel suo complesso fino alle soglie del Novecento. La leggenda di Genoveffa arriva a Erik Satie tramite un percorso articolato, che parte dallo spettacolo popolare e dal melodramma secentesco, e attraverso i drammi di Friedrich Muller (1775), Ludwig Tieck (1799) e Friedrich Hebbel (1841) giunge alle opere di Robert Schumann (1850), Carlo Pedrotti (1854) e Jacques Offenbach (1859 e 1875). Satie scrive la sua "Geneviève de Brabant" nel 1899: è un’opera in tre atti ma dura meno di un quarto d’ora, e non a caso è pensata proprio per le marionette, rivelandosi una sorta di sintesi e di punto di convergenza di quattro secoli di vicende teatrali.

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