Memoria condivisa e riconciliazione

20,00 €
Tasse incluse
Autore: Luca Natali - 2018 - ISBN 978-88-6924-324-0 - Simple

Memoria condivisa e riconciliazione – Verità “nascoste” sul Fascismo e sul Comunismo 20.00€Autore: Luca Natali - 2018 - ISBN 978-88-6924-324-0 - Simple Dalla Premessa: «[…] come sono andati realmente i fatti avvenuti nel corso del Novecento e che hanno visto, in particolare, quali diretti interessati i ‘fascisti’ da un lato e gli ‘antifascisti’ dall’altro? Cercheremo di rispondere a tale domanda anche, e soprattutto, attraverso la testimonianza diretta dei moltissimi che in quel periodo si trovarono, volenti o nolenti, a vivere tristi vi­cende prebelliche, belliche e postbelliche. […] Scopriremo cose piuttosto interessanti, in parte già note ai più, ma spesso taciute o negate: che gli italiani furono, per la maggior parte, dichiaratamente fascisti e sostenitori del governo di Mussolini; che l’Armistizio dell’8 settembre del 1943 e la conseguente fu­ga del Re, di Badoglio e del Governo tutto, e l’abbandono dei soldati alla mercé dei tede­schi nostri vecchi alleati, furono tra le pagine peggiori della storia italiana, un vile tradi­mento; che per riscattare l’Onore perso dopo l’Armistizio, migliaia di giovani e giovanis­simi (spesso minorenni) si arruolarono nella RSI, giovani che non erano necessariamente fascisti, semplicemente erano desiderosi di lavare l’onta del disonore con le armi, quelle stesse armi che il Governo del re Vittorio Emanuele III e Pietro Badoglio misero ‘nelle mani’ dei vecchi ‘nemici’ e nuovi alleati: gli anglo-americani; che quei giovani, arruola­tisi per combattere lo straniero invasore, si trovarono molto spesso, invece, a combattere contro i loro stessi ‘fratelli’ italiani, che erano inquadrati in bande partigiane spesso in contrasto tra loro, in quanto vi era chi desiderava la restaurazione della libertà e della democrazia, ovvero i partigiani cattolici e laico-socialisti, e chi, al contrario, lottava per la instaurazione in Italia del comunismo di Stalin, ovvero i partigiani comunisti. Scopri­remo, in definitiva, come i comunisti di allora e quelli inquadrati nel partito comunista italiano, sino ad anni a noi vicini, agirono per conseguire i loro scopi, dove non vi era spazio per tentennamenti e scrupoli di coscienza, ove l’“odio” e la “demonizzazione dell’avversario” erano capaci di assolvere “da qualsiasi infamia”, quella ‘rossa’ ovvia­mente! […] Nel testo trova posto, inoltre, una lunga elencazione di leggi, decreti, iniziative intraprese nei più disparati ambiti della vita pubblica dal Fascismo, tra il 1922 e il 1945. […] “[…] nemmeno i più accaniti si provano a condannarne la politica sociale ed econo­mica, né la gestione della cosa pubblica. […] D’altra parte basterebbe una sola considera­zione oggettiva a dare incontrovertibilmente atto della positiva opera che il regime fasci­sta ha attuato: dopo quasi sessant’anni di repubblica resistenziale, quasi tutte le leggi pro­mulgate dal Fascismo sono ancora vigenti”. […]».
chat Commenti (0)
Ancora nessuna recensione da parte degli utenti.