La Volante Rossa. Storia e mito di «un gruppo di bravi ragazzi»

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Autore: Cesare Bermani - 2009 - ISBN 978-88-86345-96-5 - Colibrì

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In copertina:elaborazione grafica di Paolo Baratellaper la copertina del n. 7-8 di «Controinformazione» (giugno 1976). Con una testimonianza di Eligio Trincheri. Dopo il 25 aprile, sono molti i partigiani che non disarmano. Per diversi anni ha luogo una guerra non dichiarata tra chi pensa che la Liberazione possa avere un senso sociale forte, financo rivoluzionario, e chi teme questa prospettiva sopr'ogni altra cosa. Se da una parte si risponde colpo su colpo ai rinnovati attacchi fascisti e si sostiene in modo organizzato le lotte operaie, fino a impugnare le armi dopo l'attentato a Togliatti del luglio '48, dall'altra prende corpo, con l'appoggio nato, quella struttura paramilitare che sarà poi conosciuta come Gladio. Nel corso dell'estate 1945, nasce la Volante Rossa, che prende sede presso la Casa del Popolo di Lambrate in via Conte Rosso 25, vero e proprio centro della vita del quartiere. Questa nuova organizzazione intende richiamarsi alla Volante Rossa che ha agito in Ossola, inquadrata nell'85ª Brigata Garibaldi Valgrande Martire. Sua caratteristica sarà di essere formata da giovanissimi, quasi tutti operai o artigiani, che in larga parte avevano partecipato alla guerra partigiana; a costoro si sarebbero in seguito aggregati alcuni altri che avevano "perso l'autobus" della presa d'armi contro il fascismo, perché ancora troppo giovani, e che cercavano di acchiappare la corsa successiva, per "fare anche loro la loro parte". Questo libro, che privilegia tra le fonti storiche le testimonianze dei protagonisti, racconta e analizza le gesta di questo "gruppo di bravi ragazzi" ­ così la Volante Rossa firmò l'incruenta ma salace punizione inflitta a un dirigente della Falck, reo di trattare i lavoratori come "animali da soma" e di voler tornare ai "vecchi metodi" ­, le cui azioni contro i fascisti e in sostegno delle lotte operaie divennero un vero e proprio mito agli occhi di vasti strati proletari. Un mito destinato a durare ben oltre la fine di quella esperienza, per giungere fino ai giorni nostri.

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