Plusvalore d'Italia. Il buon uso di Marx per capire la crisi mondiale e del nostro Paese

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Autore: Gian Paolo Patta - 2012 - ISBN 9788383511566 - Punto Rosso

Prefazione di Nicola NicolosiIntroduzione di Sergio FerrariCome siamo giunti alla crisi più grave del dopoguerra? Davvero la causa è l’insolvenza di quei cittadini americani che non sono riusciti a ripagare i mutui contratti per l’acquisto dell’abitazione, concessi da banche che non si sono preoccupate di verificare preventivamente la loro solvibilità? Davvero un Paese come gli Usa che ha vissuto per anni sul debito pubblico e privato, dei cittadini come delle imprese, oltre a quello della bilancia commerciale, è scivolato su un complesso di debiti non tutti inesigibili e almeno in parte coperti dal valore degli immobili, che ammontava intorno al 10% del Pil di un anno? Poco, rispetto al complesso di debiti correnti e accumulati nel tempo da quella economia. Poco, rispetto ai circa 4000 Miliardi di dollari spesi dagli Usa nelle operazioni di guerra post 11 settembre. Davvero sono fallite grandi banche e imprese negli Usa come in Europa per questa ragione? Davvero abbiamo esborsato migliaia di miliardi per salvare le banche europee e americane e abbiamo milioni di disoccupati in Europa perché dei cittadini non sono riusciti a ripagare i mutui in USA? Davvero questa è la ragione per la quale la Grecia sta sprofondando e altri Paesi europei sarebbero a rischio default?Oppure: è davvero colpa di banchieri avidi o senza scrupoli, e certamente molti di essi lo sono, se è crollata la produzione industriale dei Paesi occidentali? Davvero la causa della gravissima crisi industriale è il restringimento del credito o questo non ne è invece una conseguenza? Davvero esiste un banchiere che non concede prestiti a un’azienda sana che produce profitti? Ma la domanda delle domande: perché nonostante il mondo non sia mai stato così ricco, la forza lavoro non sia mai stata tanto formata e colta, le tecnologie permettano livelli di produttività senza precedenti, e la scienza prometta (se sostenuta) ulteriori grandi avanzamenti in tutti i campi, siamo in crisi? Perché non è possibile permettere a milioni di giovani di accedere al lavoro, perché non è possibile soddisfare i bisogni elementari di miliardi di individui che vivono nella indigenza Perché ciclicamente il sistema cade in crisi? Da dove origina questa malattia? Perché periodicamente il sistema si inceppa e non permette a tutti di lavorare nonostante ci siano bisogni individuali e collettivi da soddisfare e nonostante ci sia abbondanza di uomini e mezzi ?Perché? Perché periodicamente bisogna distruggere capitale e lavoro?Gian Paolo Patta opera nella CGIL nazionale, dove ha ricoperto l’incarico di Segretario confederale dal 1996 al 2006. E’ stato Sottosegretario di stato nel Ministero della salute durante il secondo Governo Prodi. Presiede l’associazione Lavoro-solidarietà. Nel 2009 ha pubblicato per Ediesse, “Crisi? Per chi? Il lavoro dimenticato”. Molti suoi saggi e articoli sono consultabili su www.gianpaolopatta.it.

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