L'unità...

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Autore: Mauro Del Bue - 2018 - ISBN 978-88-8238-086-1 - Città del Sole

Storia di divisioni, scissioni, espulsioni e sconfitte della sinistra italiana 

Mauro Del Bue ci racconta in queste pagine la storia del socialismo italiano, lanciando anche una proposta per il futuro. Lo fa con una cronaca incalzante, umana nel fotografare i protagonisti, agile ed efficace: da giornalista che ci ha abituato sull’Avanti! on-line ad analisi lucide e taglienti, ma anche con pennellate che fanno vivere ambienti e personaggi. La storia dei socialisti è stata prima riscritta e stravolta dall’egemonia culturale comunista, infine (da “Mani Pulite” in poi) è stata addirittura cancellata. …Del Bue racconta, con sua evidente sofferenza, una storia che mai ha consentito a un partito socialista democratico e riformista di essere maggioranza (né nella sinistra né tanto meno nel Paese). …La tradizione che parte da Turati, Nenni e Pertini avrebbe potuto dare una bussola all’intera sinistra italiana, ancora dopo la fine della Prima Repubblica. Ma non c’è riuscita, prima per l’indisponibilità del partito nato dal PCI a fare i conti con la propria storia, poi per la volontà del PD di rottamarla completamente, buttando via ciò che andava buttato ma anche il molto di nobile che esisteva nella vicenda politica e umana dei militanti comunisti. …Adesso, per la sinistra italiana, bisognerà partire da zero e da poche idee forti, che Del Bue elenca con chiarezza indicando quattro questioni essenziali: demografica, economica, democratica e ecologica. Ci vuole “sovranismo”, sì, ma l’unico che abbia una dimensione e un peso credibile: “sovranismo” dunque dell’Europa politicamente unita; più e non meno Europa. “Si faccia quello che si deve, accada quello che può”, diceva il vecchio Nenni. Faremo, dunque. Ma poiché i tempi della rinascita italiana (se avverrà) saranno lunghi, nel frattempo -ed è essenziale- dobbiamo conservare la nostra storia migliore per le giovani generazioni, prima che sia completamente cancellata. È esattamente a questo che il libro di Del Bue contribuisce ed è esattamente per questo che lo dobbiamo ringraziare. Dalla prefazione di Ugo Intini

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