Lingua Madre Duemilaquattordici

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AA.VV. - 2014 - ISBN 978-88-98670-02-4 - SEB 27

Aa. Vv. Lingua Madre Duemilaquattordici Racconti di donne straniere in Italia a cura di Daniela Finocchi Edizioni SEB27 Tamburi di Carta - 13 ISSN 2280-9236 Formato: 12x20 Pagine: 296 Anno: 2014 ISBN: 978-88-98670-02-4 Prezzo: €15,00 Una donna è appena scesa da una macchina lucida «con cui si può arrivare ovunque». Un’altra si è imbarcata, ora è dall’altra parte dell’Oceano, non capisce una sola parola e non sa proprio dove andare, eppure non si abbatte: «Ho diciannove anni e non so che cosa mi aspetta in questo paese, ma non ho paura». Un’altra ancora dedica al nipote un testamento senza sconti, quasi implacabile, ma incredibilmente e nonostante tutto, carico di fiducia e di speranza. Voci al femminile, diverse per età e provenienza, eppure così simili. Vite che si intrecciano e che percorrono strade inconsuete, che esulano dai tracciati conosciuti, quelli dove non si riesce ad andare avanti, dove gli animi si induriscono e le menti si alienano. I racconti della Nona edizione del Concorso letterario nazionale “Lingua Madre” ci conducono attraverso i tortuosi e spesso faticosi sentieri femminili, che sono noti a tutte le donne. Su quei viottoli camminavano le loro nonne, le loro madri (carnali e simboliche) e ci cammineranno le loro figlie. Sono strade che possono portare a trasformazioni sorprendenti, che le vedono e le vedranno protagoniste. Straniere, italiane: non ha importanza. Le donne si riconoscono, si mettono in relazione e insieme imprimono un nuovo corso alla migrazione, alla vita. A muoverle un’insopprimibile forza del desiderio e la fiducia, perché: «Mamma ha detto che ci saranno giorni come questo. Ci saranno giorni come questo, ha detto mamma». Le autrici e i racconti: Erica Leila Ahngar Fabrik, Una rosa in un deserto di macerie; Juliana Balayan, Le linee della vita; Mihaela Balog, Cara Terra; Elena Buliag, Buonanotte, o miei bambini; Laura Calvo, L’amicizia; Centro sociale Città di Suzzara, L’arcobaleno nel piatto; Maria Ciminelli, Io voglio andare in Paradiso; Alessandra Cirio, Una donna straniera per parente; Giuseppina Corrias, Amèn Inshallah Shalom; Mihaela Cucos, “Mamă” adottiva; Dorota Czalbowska, La ragazza con le trecce; Alena Dosko, Buon viaggio; Nadia El Maani, La strada dei sogni e dell’amore; Loretta Emiri, Sandrina degli Spiriti; Hafida Faridi, Mendicante d’identità; Kerene Fuamba e Maria Enrica Sanna, Bacio tra cielo e mare; Sabina Gardovic, Cubetti di zucchero; Anita Grguric, Ditelo a mia figlia; Ramona Hanachiuc, Magie del passato; Seljveta Ibraimovic e Giada Zucchelli, Io la sciarpa e tu i guanti; Cosmina Ivascu, Ciao!; Leyla Khalil, La Governante; Soon Kim Jin, Una stella sorride nel cielo; Claudiléia Lemes Dias, Mondo Convenienza; Pyesina Lyubov, Non è ancora sera; Sanaa Moussamih, Un Paese non mio; Albana Muco, Nos; Catia Mugnani, Gladys; Regina Nadaes Marques, Elvira; Leoreta Ndoci, Linguaggio a calci; Ida Cynthia Nguidjol, Asahi; Dragana Nikolic, Blu notte; Marta Nin, Rosso Azzurro; Mabel Omorogbe, La prima volta in Nigeria con i miei figli; Anita Paletko, Parole; Karla Pegorer Dias, Ninnananna per Sokaia; Valeria Piga, Matrioska; Michela Pizzol Giacomini, Spero di tornare in tempo per la cena; Lilián Prenz Betina, Viavai; Mira Ristic, Il loro gioco è il mio gioco; Alina Rizzi, La mia mano; Maeve Rodgers, Identità in dialogo: tra Molly e il Colosseo; Elisa Ruggiero, La Festa delle Palme; Sumaia Shek Yussuf Abdirashid, Ci saranno giorni come questo; Chiara Silla, Come una fata…; Amela Sivac, Casa; Marie Olga Sohantenaina, La mia nonna Ravavy; Mariela Soncco Teran, Solo ricordi; Jonida Toci, Apologia della notte; Selma Ucar, Il rumore del futuro; Valentina Vinogradova, Il gelato che porta consiglio; Asma Nangobi Wakinyankali, In origine; Francisca Yeboaa e Sara Veronelli, L’intelligenza e il cuore; Jelena Zivkovic, Il sogno.
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