La formazione del medico

Idee e problemi (1958) è uno dei contributi che Everett Hughes ha dato allo sviluppo della sociologia della medicina nell’ambito del processo di attenzione e ricerca su razza, organizzazioni, lavoro e professioni, istituzioni e salute, temi centrali in tutto il suo percorso nelle Scuole di Chicago. Nel testo la figura del medico e la sua formazione assumono una rilevanza richiesta dal cambiamento, nel tempo, del loro rapporto con tutti gli altri protagonisti “della cura”, dai pazienti, agli infermieri, ai tecnici. La sua cultura e la sua carriera sono parte inscindibile di questo rapporto a più voci che deve eliminare gli stereotipi e coltivare le relazioni, parte fondante dell’idea di “cura”, in quello che Hughes chiama «un adattamento in corsa tra un uomo e i fatti della vita e del suo mondo professionale». Il saggio, legato alla presenza dei processi di trasformazione continua, nella società come nella professione, ribadisce la dimensione relazionale del processo formativo e conferma che gli scienziati sociali, e i loro studi come le loro ricerche, sono legati indissolubilmente a questo mondo, la cui analisi mette sempre più in rilievo il ruolo della medicina e dei suoi protagonisti, ma, nello stesso tempo, anche, la realtà più generale, essenziale ieri come oggi, della trasformazione degli individui e dei loro lavori.