Edoardo II - lo spirito e la forza

 Con un linguaggio sfolgorante e visionario Andrea Foschini rielabora la superba tragedia di Marlowe, “Edward II”. In “Edoardo II, lo spirito e la forza”, in linea con la sua precedente produzione letteraria, l'autore racconta la storia di un monarca che si ribella ai vincoli del trono, all'incatenamento doloroso e lacerante che di un certo potere è lo scotto. Edoardo urla contro il ruolo che a malincuore interpreta e la sua violenta sonorità ne fa un poeta contro il mondo. La sua è la forza dello spirito, radicata in un uomo che lotta contro un'altra forza altrettanto consolidata, ma ammalata da valori distruttivi come l’invidia, che coalizza gli esseri più fragili, il rifiuto ottuso e brutale di conoscere la gioia dell’assoluto, l’incommensurabilità del mito e del sogno, la frenesia dello spirito che travalica ogni forma. Tra l’amore violento per il guascone Gaveston, i giochi continui, le orge e le gare, Edoardo incarna il mito trasformando l'universo in un colossale spettacolo. Nell'ossessiva rappresentazione del potere smisurato che fa del mondo il terreno dell’infinito, e dei baroni i difensori degli affari di stato, risplendono le figure di Edmondo, duca di Kent, della giovane Gloucester, della cinica isabella di Francia, nel mentre si stende minacciosa e cupa l'ombra di Edoardo I Gamba Lunga e rivive grottesca e inquietante l'incarnazione sottile e feroce del potere nell'Arcivescovo di Canterbury, mentre si svolgono le congiure più disparate, sino alla guerra civile.