

Autore: Gilberto Camilla - 2014 - Nautilus
Molti sono gli strumenti che modificano la coscienza e forse il più importante di tutti, per antichità, per universalità, è stato l’uso di vegetali psicoattivi: in ogni parte del mondo sono diffuse piante e funghi il cui consumo produce visioni, allucinazioni e profondi stati emozionali diversi. In tutti i continenti sono esistite – e continuano a esistere – culture che utilizzano questi vegetali per trascendere la realtà ordinaria. La razza umana li ha immediatamente utilizzati; “immediatamente” nel senso di “senza mediazione”: non vi era bisogno di particolari elaborazioni per accettarli, perché essi erano “cibo”, un qualcosa da immettere nel corpo per vivere. Questa eredità biologica, senza distinzione di razza o popolo, non ha alcun bisogno di particolari spiegazioni circa la sua utilità: queste sostanze stimolano la mente, e l’uomo ha imparato nella fondamentale lotta per la sopravvivenza che con le sole mani, le sole gambe, il solo corpo, non può vincere: lo può solo con la mente, con la coscienza.
CONTRO LA CIVILTA' TECNOLOGICA. Gli scritti di Ted Kaczynski eil caso UNABOMBER.
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LETTERA APERTA AI SOPRAVVISSUTI.Dall'economia della catastrofe alla società del dono
Autore: SERGIO GHIRARDI - 2007 - Nautilus
SORVEGLIATO MENTALE. Effetti collaterali degli psicofarmaci.
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AMANITA MUSCARIA. Simboli, tradizioni, iconografia
Autore: Gianluca Toro - 2022 - Nautilus