LUCIO LIBERTINI

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Autore: Sergio Dalmasso - 2020 - ISBN 9788883512414 - Punto Rosso

Sergio DalmassoLUCIO LIBERTINILungo viaggio nella sinistra italianaPostfazione di Luigi VinciIn appendice alcuni artico di Libertini usciti sulla rivista “La sinistra”Lucio Libertini (Catania 1922-Roma 1993) ha militato, dall’immediato dopoguerra alla morte, nella sinistra italiana, da una corrente socialista minoritaria alla sinistra socialdemocratica, dall’eresia dell’USI di Magnani e Cucchi alla sinistra socialista, dall’eretica collaborazione con Panzieri al PSIUP, dal PCI a Rifondazione comunista.Al di là delle banali accuse di essere uno “scissionista”, un “globe trotter della politica”, Libertini rivendicava una coerenza, una continuità davanti ai tanti che avevano modificato non sigle di partito, ma posizioni e scelte ideali, sostenendo una fedeltà ai propri riferimenti sociali e una linearità, nel doppio rifiuto dello stalinismo e della compromissione socialdemocratica.Il suo grande attivismo, le capacità giornalistiche espresse da “Iniziativa socialista” a “Risorgimento socialista”, da“Mondo operaio” all’“Avanti!”, da “Mondo nuovo” a “Liberazione”, la intensa produzione di testi, sempre legati alla contingenza politica, ma molto spesso di prospettiva (per tutti le “Tesi sul controllo” e “Due strategie”) hanno fatto di lui, per anni, un riferimento importante.Se molte delle formazioni in cui ha militato sono oggi sconosciute ai più, sommerse nelle infinite scissioni, divisioni e rimozioni della sinistra, alcune tematiche mantengono una specifica attualità: la ricerca di una via autonoma e non subordinata; il legame costante con la classe; la necessità di un protagonismo della stessa espressa dai suoi strumenti di controllo e di auto organizzazione; una lettura dei temi internazionali che esca dai limiti del campo e dello stato-guida.Il testo passa in rassegna “eresie” dimenticate, dibattiti, scelte generose anche se minoritarie, figure della sinistra maggioritaria e di un’altra sinistra (Magnani, Codignola, Maitan, Panzieri, Ferraris) sconfitta ed emarginata, con opzioni differenti, ma capace di analizzare la realtà nazionale e internazionale, le sue trasformazioni, le prospettive.Attraverso il percorso di Lucio Libertini, il testo ripercorre mezzo secolo di storia, di successi, errori, scacchi, potenzialità, speranze, occasioni mancate dell’intera sinistra italiana.Sergio Dalmasso è nato a Boves (Cuneo). Vive a Genova. E’ stato per quarant’anni insegnante di scuola media superiore. Militante della sinistra, dal movimento studentesco a Manifesto, PdUP, DP, Rifondazione. E’ stato consigliere comunale, provinciale, regionale. Già redattore di riviste storiche, si occupa di storia del movimento operaio, della sinistra politica e sociale in Italia, della stagione dei movimenti, di figure dei partiti di sinistra. Ha recentemente pubblicato per la Redstarpress due brevi biografie su Lelio Basso e Rosa Luxemburg. Cura i quaderni “Storia, cultura, politica” del CIPEC.Pagg. 250, 18 euro. ISBN 9788883512414
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