Imola, Cosimo Morelli: da Teatro dei Cavalieri associati a macello pubblico

25,00 €
Tasse incluse

Autore: Mario Giberti - 2023 - ISBN 9788875867164 - La Mandragora

Un teatro, ma non uno qualunque. Stiamo parlando di un teatro speciale per la sua storia e gli intrecci (oltre alle vicissitudini) che ne derivano. Il libro racconta la sua nascita, la sua vita e la sua morte per rinascere in tutt’altra cosa e da tutt’altra parte. Tutto ha origine da alcuni Cavalieri imolesi più influenti che si riuniscono e decidono di costruire un teatro impegnando i propri beni. Verrà chiamato “Teatro dei Cavalieri” e, poi, dedicato alla marchesa Cambioso. Siamo poco dopo la metà del ’700 e, come avviene in molte città d’Italia, si pensa di costruire un teatro, con tutti i crismi dell’epoca e, per questo, i Cavalieri, che nel frattempo si sono dati anche uno statuto, affidano all’architetto Cosimo Morelli la progettazione e la costruzione del teatro d’Imola. Tutto va a meraviglia. Il teatro è costruito (1782) con una sala dalla curva ellittica, con tre ordini (di 17 palchi ciascuno) e tutto funziona fino al suo incendio (doloso?), dopo 15 anni di attività nel 1797. Vicissitudini, burocrazia (c’era anche allora) e “discussioni” tra i vecchi, e nuovi, Cavalieri, portano a non decidere per la ricostruzione in tempi rapidi. A queste problematiche si aggiunge l’atteggiamento ostile verso il vecchio progetto dell’architetto Morelli sulle “tre bocche”. E il vecchio teatro imolese, o dei Cavalieri? La sua fine è indecorosa: da luogo di cultura cittadina a sede per la mattanza di animali (il macello comunale).È proprio partendo dal vecchio teatro bruciato, divenuto macello, che l’autore, fa un excursus storico sulle caratteristiche del macello, sulle metodologie di macellazione e sulle sue caratteristiche per arrivare a esaminare progetti e progettisti dei nuovi macelli prima, e dopo, l’Unità d’Italia.

chat Commenti (0)
Ancora nessuna recensione da parte degli utenti.